mercoledì 27 agosto 2008

Cessione due stabili della Centrale Idroelettrica del Cassibile

(foto di Giampaolo Artale)


LETTERE APERTA


Avola, 27 agosto 2008


Al Sig. Sindaco del Comune di Avola

Al Sig. Sindaco del Comune di Noto

Al Presidente della Prov. Reg. di Siracusa

All’Associazione Culturale Acquanuvena

All’Enel SpA

LORO SEDI


Oggetto: Cessione due stabili della Centrale Idroelettrica del Cassibile.


Era il lontano 19 marzo del 2004 quando presso il Palazzo di Città di Avola si firmò l’accordo tra l’Enel, i Comuni di Avola e Noto e l’Associazione Culturale Ambientalista Acquanuvena con il quale la società Enel cedette due edifici utilizzati, fino a qualche decennio fa, a guardiania della centrale idroelettrica del Cassibile. L’accordo prevedeva che nell’edificio presso la “Prisa” doveva essere realizzato il “Centro di Educazione Ambientale Prisa”, mentre nell’edificio a valle, vicino alla centrale idroelettrica stessa, doveva essere realizzato il “Centro di Esperienza Tangi”. Inoltre, il progetto prevedeva la realizzazione di nuovi sentieri naturalistici, archeologici ed etno-antropologici all’interno della Riserva Naturale Orientata Cava Grande del Cassibile aggiungendosi e collegandosi a quelli già tracciati e curati dall’ente gestore della riserva. Sarebbe stato cura dell’Associazione Acquanuvena gestire ed organizzare le escursioni nei nuovi itinerari.
Fu una notizia questa che lasciava presagire una radicale svolta nelle sorti della riserva di Cava Grande; finalmente, dopo decenni di chiacchiere, si metteva in cantiere un Progetto che con la sua realizzazione avrebbe valorizzato a dovere un’oasi naturalistica di nazionale interesse dimenticata dalle istituzioni.
Con l’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei la Riserva di Cava Grande diventa il fulcro turistico degli Iblei. Se negli ultimi anni sono stati 30-40.000 all’anno i visitatori della riserva, nei prossimi anni, con ogni probabilità, questi dati saranno quadruplicati. I turisti apprezzeranno senz’altro le meraviglie che Cava Grande offre, ma non potranno fare a meno di notare la gravissima mancanza di strutture e di servizi.
In uno scenario del genere, come si stanno muovendo le istituzioni? Quali progetti i Comuni interessati e/o la prov. reg. di Siracusa di prefiggono di realizzare a breve termine? Quali iniziative stanno preparando le associazioni ambientaliste per spronare gli organi competenti a concretizzare i buoni propositi decantati in questi anni?
Le migliaia di turisti, gli avolesi, i netini, … attendiamo una risposta, ma soprattutto ci aspettiamo concretezze, realtà e operatività.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La Cava Grande è bella ed è bello camminare sul sentiero di Mezza Costa soprattutto perchè non c'è nessuno che che ti stacca un biglietto o che ti da un opuscolo o che ti dica che sei obbligato a prendere una guida. Tutti i luoghi degli escursionisti sono così. Se si ha bisogno di un servizio, una guida, lo si chiede, altrimenti è bene che si possa andare da soli per un contatto vero con la natura. Fortuna è stata che quel progetto non sia andato in porto. Chissà per quanto ancora la cava sarà LIBERA...

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